Dalla mia stanza ho chiamato, "Dad, sei qui? "
Ho aspettato di vedere come avrebbe risposto. Mi aspettavo che suonasse, stringesse velocemente i pantaloni e mi dica di dargli un minuto. Ha risposto, e io sono qui. "
C'è stata giocosità nel suo tono che mi ha fatto sentire il cuore. Sapevo cosa stava facendo. Mi ha invitato.
Ho lentamente aperto la porta e visto il suo gallo gigante e spessa in posizione verticale mentre si sedeva a letto. Mi ha dato un'occhiata molto diversa da quella a cui ero abituato. Uno sguardo che non avevo visto in una settimana. Non da quando noi due eravamo nudi con lo zio Mason.
Ha continuato a strozzarsi, lentamente, senza mai togliermi lo sguardo. Mi ha chiesto cosa c'era nella mia mente e gli ho detto la verità. Gli ho detto che non potevo smettere di pensare a quello che abbiamo fatto.
Ha sorriso, continuando a strozzarsi, e ha risposto, anche io.
Ho messo la mano sul suo gallo, sentendolo polso e trombo nella mia presa. Le piccole stringhe di precum sono atterrate sulle mie nocche e mi sono ammorbidito ancora di più. Sembrava che a Giona piacesse. Ha risposto mettendo la mano nel mio incrocio, sotto la mia biancheria intima e sentendo il mio t-dick. Ero duro come lui, ma aveva chiaramente i pollici.
Ci siamo messi a letto, giocando l'uno con l'altro, essendo dolce e gentile, finché non mi ha lasciato riposare e ingoiare il suo gallo.
Quando l'ho messo in bocca, ha giocato con il mio buco, sentendomi sempre più pronto a farlo entrare.